Conviene investire sulla Sterlina Inglese?

Il Referendum indetto in Gran Bretagna per chiedere l’opinione polare rispetto all’uscita della GB dall’Unione Europea, che ormai data due anni, ha dato un risultato chiaro: le Gran Bretagna deve uscire dall’UE. Da allora sono accadute alcune cose, si sono avviate le trattative per determinare le condizioni dell’uscita, la Brexit come è stata nominata, ma nel frattempo si sono realizzate e continuano a verificarsi fughe di importanti aziende ed enti dalla Gran Bretagna. Questo avviene perché le aziende hanno grandi interessi a mantenere l’operatività nell’Unione Europea e l’unico mezzo, il più semplice, almeno, è trasferire la sede legale in un Paese UE. Questo rappresenta un problema per l’Economia britannica, una perdita parecchio pesante a le aziende non sono l’unico problema: anche importanti enti, come l’Agenzia Internazionale del Farmaco, sta traslocando e questo rappresenta una perdita di molti miliardi e la perdita di molti posti di lavoro.

Nonostante tutto la Borsa di Londra ha tenuto ancora egregiamente e sta tenendo ma quali previsioni si possono ritenere reali per il prossimo futuro? Molto dipende da quelle che saranno gli esiti effettivi delle contrattazioni per la Brexit ma alcuni segnali indicano problemi significativi di ricaduta sull’economia in generale e sull’occupazione in senso negativo. Si parla di una somma pari a 40 miliardi di Euro che la GB dovrà versare all’UE e tale somma non è esattamente cosa da poco, peserà certamente sulla fiscalità generale, quindi sui contribuenti in una condizione in cui l’Economia risentirà fortemente dell’uscita della GB.

Come viaggia la sterlina?

La Sterlina Britannica ha subito questa situazione e ha visto calare decisamente la sua quotazione; non è la prima volta che la Sterlina si trova in difficoltà: nel 1992, precisamente il 16 settembre, si verificò quello che viene ricordato come il “Black Wednesday”, un evento nel quale il Governo britannico fu costretto ad abbandonare il meccanismo di cambio Europeo e la moneta britannica venne svalutata del 20%. In quell’occasione un  Guru della finanza mondiale, l’americano di origine ungherese George Soros, avendo investito su un calo della Sterlina realizzò da questo un guadagno pari a 2,1 miliardi di dollari e ancora è ricordato come “L’uomo che distrusse la Banca d’Inghilterra” anche se in verità non fu lui a determinare le difficoltà ma fu la persona che seppe contrariamente alle opinioni correnti, approfittare di una forte debolezza inglese.

Sono lontanissimi i tempi di inizio del secolo scorso in cui la Sterlina era il faro del mondo e l’Economia inglese era il punto di riferimento dell’Economia mondiale,la forza assoluta incontrastato ed incontrastabile. La Sterlina Britannica sta arrancando e non si vedono attualmente elementi tali da far prevedere una decisa ripresa della sua valutazione, probabilmente questo potrà avvenire dopo la realizzazione della Brexit. La Gran Bretagna molto probabilmente potrà fare delle difficoltà una virtù: il calo della valutazione della Sterlina Britannica potrà agevolare l’esportazione delle merci prodotte non tanto nel mercato UE che sembrerebbe piuttosto chiuso in questo senso ma verso altri mercati alternativi, USA in primis, che per bocca del suo attuale Presidente ha fatto aperture importanti rispetto ad una priorità nel commercio con la GB.

Un altro mercato importante è verso l’Australia e la Cina. In buona sostanza, la sterlina indebolita potrebbe erodere fette di mercato all’UE.  Cosa fare, quindi, con la Sterlina? Molto probabilmente la debolezza della moneta si protrarrà fino oltre la realizzazione della Brexit ma vi sono ottime possibilità di un suo ampio recupero in tempi successivi. Probabilmente a livello di investimento conviene attendere ancora qualche mese per l’acquisto della moneta Britannica contando su un suo ulteriore calo ma poi mantenere l’investimento per un medio-lungo periodo contando in una decisa risalita che procurerà un significativo guadagno. Queste sono ovviamente soltanto nostre opinioni personali e non devono costituire un incentivo ad agire su un eventuale tuo investimento che resta sempre una tua decisione autonoma personale.