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Il mal d’auto e di mare

Cosa è il mal d’auto e di mare? Tantissime persone patiscono il movimento quando viaggiano con un qualche mezzo. Molte patiscono l’auto, altre, invece, non hanno alcun problema con tale mezzo ma non sopportano il movimento della nave, altri ancora patiscono l’aereo, soprattutto quando l’atmosfera è un po’ instabile e provoca improvvisi vuoti che fanno perdere quota rapidamente all’aereo o causano movimenti come sussulti o variazioni di inclinazione. Sono talmente frequenti i disturbi in aereo che ad ogni sedile è presente un sacchettino dedicato al,caso di vomito. Il decollo è sempre il momento più critico per chi patisce, a causa del distacco da terra e il rapido incremento di quota, spesso accompagnato dall’inclinazione laterale per “agganciare” la rotta corretta.

Questo disturbo viene chiamato comunemente mal d’auto o di mare ma il termine corretto per definire questo disturbo è Cinetosi. In verità, sebbene sia più frequente in viaggi in nave, aereo o auto, la cinetosi può insorgere in qualsiasi situazione di movimento su qualsiasi mezzo, anche in treno o in giostra; è assolutamente transitorio e non comporta alcuna conseguenza ulteriore, il disturbo passa da solo una volta cessato il movimento che lo ha generato ma questo non vuol dire che quando capita la persona non stia veramente male.

Cause e sintomi mal di mare

La Cinetosi è un problema parecchio diffuso tra chi viaggia, talvolta limitato ad un semplice fastidio, altre volte con sintomi decisamente più marcati ma spesso gli stessi sintomi si attenuano nel tempo, ad esempio, viaggiando in nave, è possibile patire nelle prime ore di navigazione o nei primi giorni ma continuando a viaggiare il problema tende a scomparire o ad attenuarsi notevolmente. Sulle cause gli esperti non sono unanimi ma pare che l’ipotesi maggiormente accreditata e accettata nel mondo scientifico è che il disturbo si origini per una “confusione” nel cervello che riceve segnali contrastanti da orecchio e occhi. Il cervello acquisisce segnali dal corpo, attraverso gli mocchi vede e prevede ciò che avverrà nell’imminenza, come una curva che si avvicina mentre recettori nell’orecchio danno informazione sulla posizione del corpo e sull’equilibrio mentre altri recettori nel corpo forniscono altre informazioni sulle posizione.

Quando i segnali che giungono da questi tre sistemi non sono, per il cervello, concordanti tra loro, quest’ultimo giunge alla conclusione che c’è un errore e risponde con una serie di sintomi che danno il malessere. Un esempio classico è il movimento senza vedere che cosa accade: il corpo invia il segnale di movimento ma manca la conferma visiva che al contrario non conferma il movimento stesso, mandando in “tilt” il cervello che non comprende che cosa succede. Lo stesso avviene anche nelle proiezioni cinematografiche tridimensionali dove il movimento avvertito dalla vista non corrisponde a quanto avvertito da orecchio e corpo.

I sintomi iniziali consistono in:

  • pallore
  • Sudorazione fredda
  • vertigini
  • nausea e vomito

Cosa fare in caso di cinetosi? Potrà sembrare banale ma la prima cosa da fare è evitare le situazioni che sappiamo provocare problemi. Invece dell’auto usa il treno, oppure evita le giostre che ti danno problemi ma se non puoi evitare il mezzo che ti provoca i disturbi, scegli un posto centrale nella nave o nell’aereo in modo che i movimenti siano più attenuati possibile e poi certamente consenti alla vista di fare il suo lavoro, guardando l’orizzonte o comunque guardando in avanti se sei in auto o in Bus. Due piccoli trucchi consistono nel respirare aria fresca e rilassarsi, magari ascoltando la musica preferita.

Evitare pasti pesanti prima di affrontare il viaggio, così come gli alcoolici; contrariamente alla credenza popolare, è utile bere tanta acqua o bibite gasate, anche durante il viaggio. Alcuni farmaci possono essere dii notevole aiuto: la Ioscina è quello preferenziale, il più efficace ma ha anche parecchi effetti collaterali e non deve essere assunto da chi deve guidare. Anche gli antistaminici si rivelano utili anche se risultano essere meno efficaci della ioscina ma presentano anche meno effetti collaterali sebbene possano comunque indurre una certa sonnolenza.

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